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Incisioni > 1800 > 'Il mulattiere' (Mulater), acquaforte di Mariano Fortuny y Marsal (Reus, Catalogna 1838 - Roma 1874).
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'Il mulattiere' (Mulater), acquaforte di Mariano Fortuny y Marsal (Reus, Catalogna 1838 - Roma 1874). | Descrizione: Mariano Fortuny y Marsal, pittore e incisore spagnolo, nacque in Catalogna da una famiglia di origini modeste.
Rimasto orfano all’età di 12 anni, si trasferì dal nonno, il quale scoprì le doti artistiche del nipote. In giovane età entrò all’Accademia di Belle Arti di Barcellona, diventando il discepolo del pittore Claudio Lorenzale.
Vincendo una borsa di Studio per Roma nel 1858, Fortuny ebbe l'opportunità di proseguire gli studi nella capitale italiana, dove studiò all’accademia Chigi.
Nel 1860 seguì la spedizione spagnola in Marocco, dove eseguì alcuni dipinti che celebravano gli eventi importanti della campagna bellica, tra i quali il più famoso è 'La battaglia di Tetuán'.
Fortuny rimase fortemente influenzato dalla vivacitá cromatica dei colori africani, a tal punto che ritornó a Tangeri almeno altre tre volte nel corso della sua vita.
Nei suoi soggiorni romani, il Fortuny si dedicó soprattutto ai quadri aneddotici e di genere, ed è di questo periodo la sua piú celebre opera: 'La Vicarìa' (Museo de Arte Moderno, Barcellona).
Fortuny sposò Cecilia de Madrazo, figlia di Federico de Madrazo, direttore del Museo del Prado, e, negli anni successivi, si spostò in diverse città d’Europa , vivendo prima a Parigi (1870), poi a Granada ed infine a Roma.
Dopo alcuni brevi viaggi a Parigi, Londra e Napoli, Fortuny morì a Roma il 21 novembre 1874 all’età di 36 anni, in seguito ad una febbre malarica contratta durante il suo soggiorno partenopeo.
Il pittore spagnolo giá in vita fu uno dei più quotati d’Europa e dovette gran parte del successo internazionale al mercante parigino Goupil e all’amicizia con Messonier.
I colori, le figure orientali ed i quadri di ambientazione storica tipici dello stile del Fortuny, saranno d’ispirazione ad una serie di artisti che daranno vita alla corrente artistica chiamata 'Fortunismo'.
Tra i discepoli di Fortuny ricordiamo, tra gli altri, Attilio Simonetti, Domenico Morelli e Ludovico Marchetti.
L'incisione in oggetto è tra le più note del Fortuny e presenta una particolarità: capovolgendola, nell'angolo superiore destro, si nota un piccolo volto maschile di profilo, del quale vi mostriamo un ingrandimento.
Provenienza: collezione Attilio Simonetti (Roma 1843-1925).
Nelle memorie del pittore romano, pubblicate in 'Fortuny', Fundacio Caixa de Pensions', pag.79, a proposito della propria collezione di opere del maestro spagnolo, si legge: 'Una testa di arabo con barba di profilo che poi gli mise una specie di baretto in testa -un particolare di questa incisione è che voltata ci è un profilo di un'altra figura- grandezza cm. 10,5 per 6,5.'
| Epoca: 1875 | Dimensioni: La lastra: cm.11 x 7 cm. ; il foglio: 22 x 14,7 cm. | Prezzo: Venduto | Art.: |
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